Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

domenica 22 marzo 2015

Per non dimenticare il 24 Marzo 1999



La tristezza di questo giorno è amplificata dal fatto che leggi di persone euforiche nel vedere donne e bambini morti. Anche per ricordare i massacri della Krajina fanno festa.. che squallidume !

BELGRADO…..L'ANIMA DEL DOPOGUERRA

 Belgrado non è una città ricca di monumenti, per fattori storici e popolari, come l'antico assedio turco col seguente massacro, dove i turchi, con i teschi delle vittime uccise fecero una torre, a Nis e per le guerre più recenti dati i conflitti tra gli stati dell'ormai ex Jugoslavia. Difatti il monumento che non ha a che vedere con nessuno specifico movimento artistico, se non seguente qualche moderno ed economico piano urbanistico, consiste in due palazzi, situati in centro città, che un tempo erano adibiti uno, al centro di comando dei generali di guerra, l'altro al Ministero dello Stato. Questi due palazzi sono costruiti uno affianco all'altro, interrotti da una delle strade principali. La cosa interessante di questi edifici è che nel bombardamento da parte della NATO ,nel 1999, questi palazzi sono stati bombardati con l'intento dei membri della NATO di uccidere i comandanti ed i politici serbi più importanti, i quali però in quel momento di guerra, avevano ben pensato di non trovarsi mai lì, Purtroppo però, vi furono 14 vittime di innocenti passanti Alcuni, per non dire la maggior parte, di quei politici, con l'ormai generico desiderio di benessere materiale personale, desiderano far entrare la Serbia nell'Unione Europea, cosa che speriamo non succederà mai e con questo forte desiderio sono ormai in stretti legami con la Nato, acerrima nemica della Serbia. Non ci sono più regole di buona morale.. Comunque, ritornando ai palazzi distrutti, questi stanno nel bel mezzo della città, in macerie e devono per sempre essere lasciati così, perchè non c'è modo migliore di rappresentare quella che è la storia di una città. E' un monumento che suscita un certo dolore, macabrità e fa riflettere sulla realtà. Mi piace un sacco Il resto dei monumenti artistici a confronto sembrano tentativi di raccontare la storia attraverso favole idealizzate.Io ,da piccola, guardando quei palazzi , ho sempre provato paura, ma una di quelle paure curiose...Difatti io vengo proprio da Belgrado e se non ci fossero state queste guerre ,non so se mi troverei qui in questo momento. Comunque tutti i turisti affermano che Belgrado sia diversa dalle altre capitali e città d'arte,  ma è difficile spiegarne il perchè...insomma oltre al piano urbanistico inesistente, dal momento che non c'è nessuno equilibrio estetico fra i vari palazzi, io deduco che si respiri nell'aria lo spirito del dopoguerra, dove le persone cambiano, maturano... C'è un'anima. Lo spirito del popolo e l'estetica ,sono inspiegabili ed imparagonabili ad ogni altra cultura o città. Lo spirito era però uguale anche 50 anni fa, l'abitudine alla povertà che porta a serietà ed impegno e alla protezione dei veri valori come la famiglia. Riguardo allo scambio culturale che posso dire è stato fantastico salvo il fatto che è terribile sentirsi un turista nella propria città. 

  • ·         ne potsecaj me......Prve sirene......i sad se plasim aviona...
  • bombardovali su nasu decu .. nase gradove ....... e moj Srbine

I bombardamenti democratici

Nothing against Serbia

Not to forget NATO agression

Un crimine contro la pace

La voce di Russia

cnj.it/24MARZO99

I crimini commessi

2.500 civili uccisi

Dal forum di Belgrado

Belgrado non dimentica le bombe umanitarie

associazionelatorre.com

Nessun commento:

Posta un commento