Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

sabato 28 novembre 2015

I BALCANI AL BALCONCINO




Torino è diventata la Belgrado dell'occidente.
Domenica 29 novembre, in occasione del 72° anniversario della fondazione della Jugoslavia socialista, presso il Balconcino, si terrà uno incontro culturale e folkloristico dedicato alla Jugo.
In strada si ballerà il kolo e boja chi molla !!!!!!!

Torino, il cortile più figo d'Italia

Concertino dal Balconcino

Grande Daria !!

Interviste al pubblico

Dedicato agli amici rom

venerdì 27 novembre 2015

Dario Šarić




Torneo Canestri senza reti 2008. Ivrea

Ricordo il simpaticissimo allenatore croato della squadra del "Drazen Petrovic" di Sibenik (Croazia) che nella finale con il KK Mladost Cacak ha lasciato circa 10 anni di vita tanta è stata l'agitazione, ma alla fine ha vinto la squadra croata.
Per un anno mi sono persa un ragazzo che a dire poco era magnifico.
Parliamo di Dario Saric, degno erede del grande Drazen Petrovic . E' stato a Ivrea nel 2007.
Io ricordo solo che sono arrivata un giorno all'ora di pranzo e ho chiesto dove erano i ragazzi croati. Mi indicano un tavolo. Mi avvicino e inizio a parlare in serbo-croato. Quelli mi guardano allibiti. Poi arriva un ragazzo della Lettera 22 e dice: "Ma cosa fai! Quelli sono italiani, i croati sono laggiù" .. Ops !

Dario Saric'

Basket cafè

Canestri senza reti 2008

Dario Saric in NBA


CANESTRI SENZA RETI 2015. B




I ragazzi della Lettera 22 sono talmente fantastici che nella conferenza di presentazione del torneo hanno voluto ricordare due grandi che non sono più con noi

Luca Rastello

Enrico Levati




Ricordiamo sempre il premio "Campione per la vita"

Il premio a Canestri senza reti

Nelle Alpi dei Balcani




Persi in amore per Naseljenik

visioniproprie.eu/nelle-alpi-dei-balcani

giovedì 26 novembre 2015

RICORDA DI ESSERE STATO STRANIERO




Per gli amici scrittori ricordiamo il concorso letterario

Scrivere altrove

perchè ha una sezione dedicata al passato, quando erano gli italiani a emigrare


State-Building in Kosovo: Democracy, Corruption and the EU in the Balkans




Lo sfacelo totale del Kosovo dopo il distacco dalla Serbia raccontato da Andrea Lorenzo Capussela

PIENO SOSTEGNO ALL'ANPI DI NICHELINO (TO)




La storia si ripete sempre, ma, per favore, non tanto in fretta !
Ringraziamo la sezione ANPI di Nichelino in provincia di Torino che sabato 28 novembre, alle ore 20.00, presso il Teatro Superga, in Via Superga 44 a Nichelino (TO) ci ricorda i crimini fascisti nei Balcani. Tutto ciò perchè si ha la memoria corta e anche perchè qualcuno ci vuol far dimenticare il passato per riproporci una storia che abbiamo rifiutato

ANPI NIZZA - LINGOTTO

ANPI GRUGLIASCO

CAMPO DI CONCENTRAMENTO DI JASENOVAC

Croazia, la zavorra del passato ustascia . Un articolo di Osservatorio Balcani e Caucaso

I crimini degli ustascia . Un articolo di CNJ

Ante Pavelic e gli ustascia

I rapporti italo - sloveni tra il 1880 e il 1956

Quello che Cristicchi dimentica

Non si accettano lezioni

Da San Remo alle foibe

Cristicchi contestato

Recensioni e commenti



lunedì 23 novembre 2015

KK MILENIUM STRUMICA A IVREA




Erano i primi giorni dell'anno 2008 e il torneo Canestri senza reti si giocava ancora a inizio anno e non a fine anno. In una città che non conoscevo, se non per alcune vie dedicate al carnevale, cercavo la palestra Cena vicino alla Dora. Improvvisamente vedo l'allenatore del Milenium Strumica macedone e l'allenatore serbo. Nessuno mi ha detto chi erano, ma li avrei riconosciuti ad occhi chiusi.
Da allora sono anche io parte di quella favola

Il basket dei serbi dà spettacolo

Basket cafè

Torneo Djurdjevdan

Il nostro primo post


sabato 21 novembre 2015

LA CAUSA CURDA : TERRORISMO O RIVOLUZIONE




Stasera, presso il Polski kot di Torino, si è svolto l'incontro dedicato al popolo curdo.
Il meeting è stato organizzato da East journal e i relatori sono stati : Lorenzo Marinone, caporedattore Medio oriente di East journal, Antonio Storto, reporter di Redattore Sociale, Selene Verri, giornalista di Euronews e naturalmente il nostro angelo in terra Matteo Zola.

E' stato uno dei più belli e più difficili meeting ai quali ho partecipato. Se dovessi dire cosa ricordo è che anche nel Kurdistan c'è il PD e che chi è del PKK fa voto di castità (spero di aver capito male).
Però una cosa mi è rimasta impressa e non la scorderò mai : i volti dei partecipanti.
A differenza dei soliti meeting sui Balcani, visto che da noi nel bene o nel MALE si va normalizzando tutto, tra Siria, Iraq e Turchia c'è un inferno in terra che ho letto negli occhi delle persone presenti.

Adesso provo a rimettere ordine negli appunti e a pubblicare qualcosa, ma correggetemi se sbaglio poichè ho capito solo una cosa tra le varie sigle... che parliamo solo di stragi, forse peggiori di quelle dei Balcani.

Lorenzo Marinone ha fatto un quadro storico. Per non dire tante cose scorrette, un panorama della situazione lo trovate: qui
Antonio Storto ha parlato della sua esperienza nei viaggi nel Kurdistan, ovvero una zona molto ampia che comprende diversi stati poichè i curdi non hanno un loro stato.
La superfantastica Selene Verri (ricordate che qui piovono solo favole ma alcune sono più favole di altre) ha parlato della sua esperienza e del viaggio a Kobane e lo trovate: qui
Alcuni articoli di Selene Verri li trovate: qui
Il Rosajava, ovvero ovest curdo, è una regione autoamministrata a maggioranza curda che esiste dal 2012. E' stato redatto un contratto sociale, una vera e propria costituzione, che divide la zona in tre cantoni. Ogni cantone ha un suo contratto speciale specifico, un consiglio esecutivo e un'assemblea legislativa che deve essere composta per almeno il 40% di uno dei due sessi

Le Contrat Social de Rojava

The Flowers of Rojava

Kobane for Paris

A Saturday in Turin. No “monoliths”, please

Il discorso tra Amnesty international e i curdi lo trovate: qui
Non appena gli amici mi danno qualche altro suggerimento sulle bellissime (anche numerose) ore del meeting, ve lo scrivo
Grazie di cuore a tutti e un abbraccio al pubblico

Vi dedichiamo una canzone dei nostri partigiani: Sivi sokole - pjesma partizana
Qui trovate la stessa canzone cantata da un gruppo sloveno in collaborazione con un gruppo italiano e qui il testo
La cosa che lascia sconvolti è che ogni nazione che ha conquistato la libertà se l'è poi schifata; la guerra rende troppo, la pace non rende niente

La causa curda. Terrorismo o rivoluzione al Polski kot


P.S e N.B. Correte a iscrivervi a Pars orientalis, il corso di politica internazionale di East journal.. stanno fioccando le adesioni ! Opa !!!!!!!!!

Altri link utili :

La Guerra in Siria spiegata in 5 minuti

Breve storia del Kurdistan

Il massacro dei curdi

Le tre guerre dei curdi

Le guerre dimenticate

IRAN: La questione curda. A che punto siamo?

Le origini storiche della “questione curda”

venerdì 20 novembre 2015

LA ROSA DI CARTA




Semplicemente commovente e fantastico il racconto di Slobodanka Ciric per la raccolta dell'edizione 2015 di Lingua madre

.. a volte ho incontrato i miei paesani, di diverse etnie messi nella stessa cella. Qui sono affiatati, sembra che la guerra jugoslava non sia mai esistita. La guardia mi richiama ogni volta quando parlo in serbo o in inglese....

Najveca Slobodanka u svemiru

giovedì 19 novembre 2015

domenica 15 novembre 2015

sabato 14 novembre 2015

UNA PREGHIERA PER PARIGI




Penso a quelle migliaia di disgraziati in fuga dalle guerre dell'ISIS e di altri criminali, sulla rotta balcanica e nel mediterraneo, che ora saranno additati, ancor più che in passato, come nemici, potenziali terroristi. 
E' con loro che dovremmo allearci invece ... 
Troviamo il modo di farlo capire a tutti. Inventiamoci una grande controffensiva democratica, civile, libera dai pregiudizi! Ce la dobbiamo fare!

Luisa Chiodi di OBC

venerdì 13 novembre 2015

CASSETA POPULAR



Un po' tardi, ma mai troppo tardi, abbiamo conosciuto questo magico Circolo Arci di Grugliasco, nei pressi di Torino.
Bè.. non si puo' proprio dire che non siano bravi !
Siamo in tempo per il 13 novembre per il ciclo "Il cuore dentro alle scarpe"
Idemo !

Il cuore dentro alle scarpe

cassetapopular.it

Casseta popular in Face book

La Nazionale Jugoslava

Il post di Davor (febb 2009)


giovedì 12 novembre 2015

VENT'ANNI DA DAYTON. SECONDA PARTE

Continua da qui

Al rientro della pausa pranzo le signore strabuzzano gli occhi.
Al posto dei relatori siede un militare che dire bello è dire poco. Si tratta del giovanissimo e bellissimo Tenente Colonnello Paolo Mazzuferi, del Centro studi post conflitti.
Accanto a lui Umberto Morelli e Jorg Luther.



Inizia Umberto Morelli con una descrizione delle guerre jugoslave molto dettagliata. Impossibile scrivere tutto, ma ha messo in luce l'assoluta assenza di una politica estera condivisa in UE e quindi l'intervento americano con Dayton. All'inizio Milosevic era contrario alla scissione slovena e croata, ma alla vista della politica assurda europea ha pensato alla grande Serbia, visto che Slovenia e Croazia facevano i loro interessi a danno dei serbi, in particolare in Krajina. La UE continuava a decidere di non decidere nulla. Se in Slovenia tanto quanto non c'erano serbi, la Croazia non tutelava le minoranze e questo non poteva essere accettato da nessun paese democratico. La Serbia dal canto suo parlava di quarto reich rivolgendosi alla politica tedesca che aveva non pochi interessi economici nella zona. Alla fine sia la UE che l'America si sono dimostrate incapaci di gestire la situazione balcanica. Inoltre tutte le piccole regioni che vogliono distaccarsi dal loro paese madre in UE sono gravemente pericolose. La "balcanizzazione" produce solo guerra.

E veniamo al nostro splendido bersagliere. Il Tenente Colonnello Mazzuferi ha fatto un elenco di tutte le missioni in Bosnia e ha detto che ogni missione, nel corso degli anni, è stata fatta tenendo presente degli errori delle politiche europee degli anni precedenti e sempre migliorata. Si è capito che le regole di ingaggio del caschi blu a Srebrenica non erano sufficienti a salvare la popolazione e la presenza dei militari era troppo "light". Non si puo' comunque dimenticare che il Monastero di Decani è ancora in piedi proprio grazie al coraggio dei militari italiani.

L'intervento di Jorg Luther è stato rivolto alla costituzione della Bosnia e al fatto che è avvitata su se stessa. Giusto tutelare anche le minoranze e questo deve spingere urgentemente i politici a cambiare le leggi

Per il Comune di Torino era presente Maria Bottiglieri che ha portato il suo prezioso contributo



Dal 12 al 26 novembre, nel cortile del Rettorato è esposta la mostra "Paesaggi bosniaci" a cura di Adl e dell'Istituto De Ambrois di Oulx

Si ringraziano tutti i partecipanti e in particolar modo gli organizzatori: cisp.unipmn.it

Centro studi post conflitti

Intervista con Zlatko Dizdarevic

Università del Piemonte orientale

Politecnico di Torino

Adl Zavidovici

Dipartimento di studi umanistici





VENT'ANNI DA DAYTON. PRIMA PARTE

Presso il rettorato dell'Università di Torino, in Via Po 17, s'è svolto il seminario "Vent'anni da Dayton". E' stato organizzato dal "Centro interateneo di studi per la pace" e dire che è stato bello è dire poco, si puo' dire che è stato supermagnifico.



Alle ore 9.00 c'è stato l'augurio di buon lavoro del sindaco Piero Fassino.

Il primo incontro è stato con Edoardo Greppi e con l'ex ambasciatore Zlatko Dizdarevic.
Il sig Dizdarevic ha stupito tutti per la sua semplicità e per come vede i problemi dal di dentro, in prima persona. Ha fatto notare che i bosniaci non hanno tutti gli stessi diritti poichè i croati bosniaci hanno doppio passaporto e dato che la Croazia è in UE, questi hanno possibilità di movimento che altri bosniaci non hanno. Anche lui pensa che da epoca antica Croazia e Serbia volevano dividersi la Bosnia

Quando volevano dividersi la Bosnia

La realpolitik di Dayton

Anche alla fine della seconda guerra mondiale le varie etnie (perdonate l'orrendo termine) si odiavano, ma vi era un piano per unire il paese al contrario di ora che vi sono ben tre libri di storia che raccontano le stesse cose in maniera diversa e il piano è di dividere la popolazione.


Dopo una breve pausa il seminario è continuato con l'avvocato Alberto Perduca, Guido Franzinetti e Andrea Rossini. Moderava il simpaticissimo Marco Di Giovanni.
In questa fase si è parlato di storia con Guido Franzinetti e di Tribunale dell'Aja con l'avvocato Perduca.
Chiedo venia per eventuali termini inesatti e qualsiasi cosa errata dal punto di vista legislativo puo' essere corretta se ci mandate una mail.
Dunque.. qui iniziano le dolenti note, poichè il Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite è andato da Croazia, Bosnia e Serbia e ha detto: "Voi non siete in grado di amministrare la giustizia, quindi adesso ci penso io!". Il risultato è stato dare pieni poteri al Tribunale dell'Aja (TPI)
Il TPI è iniziato dal nulla, con due scrivanie, senza un procuratore per molti mesi. Quando è partito è costato 250 milioni di dollari, ha avuto 161 incriminati, 80 condannati, 10.800 giorni di udienze e 2,5 milioni di pagine trascritte. E' stato fazioso ? Non si puo' dire. L'unica cosa certa è che non ha potuto agire senza la collaborazione dei vari stati.
A questo punto le facce dei partecipanti parlavano più di qualsiasi tesi giuridica !

Noi tutti ricordiamo la tesi di Alberto Pasquero e chi la vuole leggere la trova: qui

Certo è che tanto impegno del TPI non ha prodotto un solo responsabile della strage dei serbi di Krajina e donne e bambini non hanno altro a che fare se non invocare la giustizia divina



Con Guido Franzinetti si è parlato di storia prima e dopo gli anni '90. Esiste una politica del "non parlare" di certe cose e di certi fatti che la dice lunga sulla posizione dell'Europa. Di certo la guerra jugoslava è stata una guerra molto visibile in tv. E' stato toccato il tema delle posizioni discordanti dei vari stati europei. Francia e Inghilterra da una parte e Germania dall'altra. L'Europa occidentale era chiaramente antiserba. Inghilterra e Francia erano orientate ad aiutare la Serbia, ma la potente Germania, in cambio di buoni spazi in zona euro, fece fallire tutti i negoziati. Si arrivò così alla pace di Dayton e al relativo messaggio recepito da Pristina: puoi sparare. Fino ad allora il Kosovo era tranquillo, ma dopo la pace di Dayton, non tutti, ma circa 100 kosovari si sono messi a sparare. Certo è che la pace di Dayton non ha prodotto un solo rientro di nessun bosniaco e da allora la Bosnia continua a spopolarsi.


Andrea Rossini di Osservatorio Balcani e Caucaso ha messo l'accento sulle colpe dei singoli, che andrebbero però contestualizzate nella politica dei rispettivi governi che non hanno collaborato col TPI. Ha anche detto che non esiste solo la giustizia al TPI, bensì ci sono le Donne in nero di Belgrado e il RECOM

C'è speranza per Recom?

A questo punto c'è stata un piccola pausa pranzo.

Continua qui

lunedì 9 novembre 2015

NAJVECA SLOBODANKA U SVEMIRU



Si sà.. quando si entra al Circolo lettori l'emozione è grande, ma se si entra con Slobodanka Ciric' il cuore palpita a 1000.
E' successo ieri sera, 9 novembre 2015 per la festa delle premiazioni del concorso "Lingua madre" che si svolge all'interno del Salone del libro di Torino.
Questo anno è particolare perchè siamo arrivati alla decima edizione.
Il concorso ideato da Daniela Finocchi è rivolto alle donne straniere che vogliono approfondire il rapporto tra identità, radici e il mondo "altro"

Le vincitrici del concorso Lingua madre 2015 le trovate: qui

Presentazioni delle vincitrici

Oltre ai festeggiamenti per Slobodanka Ciric', Sabina Gardovic', Amazona Hajdaraj un grosso applauso va a Maria Abbebu Viarengo di "Alma terra"

A fine serata.. tra baci, abbracci e applausi la bella notizia : il Kosovo non è entrato in Unesco !! Che Dio sia lodato !

Una serba napoletana vince il premio Lingua madre 2015

Booktrailer Lingua Madre 2015

Circolo lettori

venerdì 6 novembre 2015

CANESTRI SENZA RETI 2015. A




Carissimi, Canestri senza reti riparte anche quest'anno con 5 squadre balcaniche !
Leggete sul profilo face book cosa scrivono : "Canestri senza reti è una delle cose più belle della vita!!"

Dragi moj, medjiunarodni kosarkaski turnir "Canestri senza reti " (Kosarkaski obruci bez mreza) krece ponovo i ova godina sa ucesen 5 balkanskih timova. Procitajte na profilu face book a sta pisu: "Canestri senza reti" je jedna od najlepsi stvari u zivotu"

Canestri senza reti (Campionato sportivo)

Canestri senza reti 2014

twitter.com/lettera22ivrea

lettera-22.com

Basket cafè

ticweb.it/Canestri-Senza-Reti

Premio "Campione per la vita"

La storia di Canestri senza reti



mercoledì 4 novembre 2015

IVO ANDRIC' AL POLSKI KOT



Fantastica serata con Valentina, Chiara, Eric e il fantastico pubblico del "Polski kot" dedicata all'analisi del libro di Ivo Andric sul fascismo.
Sono state dette molte cose come ad esempio la percezione di Andric' all'umanità calpestata dal fascismo; lui era magnifico nel suo amore per tutto cio' che era un bene da salvaguardare dalla violenza.
Difficile raccontarvi le emozioni della serata, ma ringraziamo di cuore tutti per questi momenti emozionanti

Ivo Andric' sul fascismo

Il fascismo secondo Ivo Andrić

Ivo Andric declaring himself as Serb

polskikot.wordpress.com

Le foto della serata