Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

mercoledì 27 luglio 2016

ECCO PERCHE' MI SCHIFANO I SERBOFOBICI




In questa storia, l'unica cosa non vera, è il nome del protagonista

Marko è studente durante gli anni delle guerre jugoslave e, per fortuna, si salva dal partire per il fronte. Al termine degli studi va a fare il militare a Belgrado e rimane senza parole nel vedere che le guerre non sono finite perchè la NATO s'è inventata una guerra umanitaria in aggiunta.
Le giornate non passano mai. Per una interruzione dell'elettricità di 4 giorni sono costretti anche a bere nelle pozzanghere della pioggia caduta dal cielo. I bombardamenti sono continui e si dorme sempre in piedi o su una sedia.
Un giorno, un alto graduato, forse un tenente, dice a Marko di prendere 5 ragazzi e di andare a presidiare il ponte (uno tra i pochi che non era stato ancora bombardato). Marko è contento, si toglie dalla caserma che era un obiettivo militare di primo ordine, sceglie i suoi amici più cari e dice: "Ragazzi un attimo di pace, ci togliamo da qui". I ragazzi, in meno di un secondo, sono sulla camionetta e Marko è nell'ufficio che compila il foglio di uscita.
Il tenente vede Marko euforico e gli dice: "Una brutta notizia, devo uscire io per una questione grave, lascio te a presidiare la caserma; nomina un comandante e manda i tuoi ragazzi al ponte"
Marko prima non ci crede, poi quasi scoppia a piangere e implora di poter andare, ma il tenente gli dice che è un ordine e deve obbedire.
Marko obbedisce. Nomina un responsabile e manda gli amici lontano dalla caserma.
Mentre torna in ufficio non riesce a capacitarsi di cosa succede. Si trova proiettato nel vuoto di 10 metri, il sangue gli esce da un orecchio. Si volta e il cancello della caserma non c'è più. Si alza da terra e corre fuori. Una bomba aveva centrato la camionetta dei suoi amici.
Un urlo squarcia l'universo, il mondo si ferma. Gli amici di Marko sono a pezzi nel giro di 20 metri e tocca proprio a lui raccoglierli e metterli nei sacchi neri.
Marko è il mio miglior amico ed è come se fosse mio fratello. Ecco perchè quando mi si avvicina un serbofobico me lo schifo
I criminali serbi che hanno fatto danni in guerra sono TUTTI in galera, ma chi pagherà mai i danni delle guerre umanitarie ??

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