Il caffè delle diaspore

Il caffè delle diaspore

martedì 28 giugno 2016

ALESSANDRO MARZO MAGNO




Ha conosciuto come giornalista la guerra nei Balcani e ha capito che il nazionalismo è la peggior peste che abbia afflitto l'Europa dalla seconda metà dell'ottocento ai giorni nostri

lunedì 27 giugno 2016

Iugoslavia 27 giugno 1991: la guerra tornò in Europa




La trasmissione di Marina Lalovic'

Dal nostro inviato speciale

La balcanizzazione della guerra

Dalla Jugoslavia alle repubbliche indipendenti



27 giugno 1991– Una colonna di blindati federali esce dalla caserma di Vrhnica, 15 km da Lubiana, dirigendosi verso l’aeroporto di Brnik. 
Unità della Jna lasciano Maribor dirette verso il vicino posto di confine di Šentilj e la città di Dravograd. Il comando della V Regione militare è in contatto telefonico con il presidente sloveno Kučan, informandolo che la missione delle truppe è limitata a occupare i posti di dogana e l’aeroporto. In una riunione di emergenza della presidenza slovena, Kučan e il resto dei membri optano per la resistenza armata. Iniziano gli scontri tra l’Armata popolare e la Difesa territoriale slovena, la Teritorialna obramba (To), erede dell’esercito parallelo voluto da Tito dopo l’invasione sovietica di Praga. A Lubiana entra in vigore il coprifuoco. È battaglia all’aeroporto di Brnik, nei pressi di Lubiana, dove si registra l’abbattimento di due elicotteri federali. Uno dei piloti morti è sloveno.
Nella cittadina di Trzin, non lontano dalla neo-capitale, si scatena una battaglia, nel corso della quale quattro soldati della Jna e uno della To rimangono uccisi; l’unità federale è costretta ad arrendersi.
Seguendo l’ordine di mantenere l’integrità dello Stato jugoslavo, soldati federali occupano i valichi di confine. A Maribor, i carri armati federali intervengono per rimuovere gli improvvisati blocchi stradali nel centro della città.
L’aviazione jugoslava effettua un lancio di volantini con messaggi interlocutori:“Vi invitiamo alla pace e alla cooperazione – Ogni resistenza sarà schiacciata”. La Teritorialna obramba slovena pone sotto assedio varie alle caserme della Jna.
Attacchi contro carri armati federali vicino Maribor, a Ormož e nei pressi di Ilirska Bistrica. Nonostante la confusione e i combattimenti, la Jna riesce a completare la propria missione: verso mezzanotte assume il controllo di quasi tutte le dogane.
Si avvicina un altro Vivodan, un giorno sempre importante nella storia dei popoli slavi.

Bruno Maran

VIDOVDAN 2016





Vidovdan in Viky

Il giorno di San Vito visto da Antonio

Vidovdan 2010

Vidovdan 2009

Srecan vidovdan svima !

Ивана Жигон - Ој, Косово, Косово

venerdì 24 giugno 2016

La balcanizzazione dell'Europa




Ricordo una scrittrice bosniaca famosa che disse: "Per noi la disintegrazione della Jugoslavia è come per voi la disintegrazione dell'Europa"

Dice Bruno Maran nel suo ultimo libro:

25 giugno 1991 – Slovenia e Croazia proclamano la propria indipendenza dalla Federazione jugoslava. 
A Lubiana, l’esecutivo approva gli atti costitutivi dell’indipendenza, ordinando il controllo dei passaggi di frontiera con Italia, Austria e Ungheria, sostituendo i simboli federali con quelli nazionali. 
A Zagabria, i deputati si limitano a una dichiarazione formale, mentre i membri serbi abbandonano l’aula in segno di protesta. 
Il Parlamento federale di Belgrado, assenti i membri croati e sloveni, dichiara illegittime le proclamazioni d’indipendenza.
Notizie incontrollate, come quella del bombardamento di Lubiana, campeggiano sulle prime pagine dei giornali; nessuno si preoccupa di smentirle, benché false.
Anni dopo, l’allora ministro degli Esteri italiano De Michelis rivela, sulla rivista LiMes e in vari dibattiti pubblici, che la campagna di disinformazione era stata pianificata da ambienti filo-sloveni, ma continuerà a essere reticente sui nomi.
Un gruppo di serbi della Slavonia orientale, Baranja e Srem organizza un congresso, Elika narodna skupština Slavonije Baranje i Zapadnog Srema, al termine del quale decide di costituire un’altra regione autonoma serba con l’intenzione di mantenere l’unità con la Jugoslavia. Hadžić è candidato a guidare questa nuova regione autonoma.
iniziano le secessioni nella Jugoslavia non c'è giorno migliore per parlarne..





La secessione di Slovenia e Croazia

Una Jugoslavia britannica di Matteo Zola

Dalla Jugoslavia alle repubbliche indipendenti

Ipotesi balcanizzazione per l’Europa

Attenzione perchè anche nei Balcani dicevano:

Rata Neće Biti (La guerra non ci sarà)

Il discorso di Alyn Smith . 28/06/2016

Alyn Smith al Parlamento europeo

giovedì 23 giugno 2016

Il Sogno dell’Europa: il cammino da Trieste a Sarajevo




In una Europa sempre più balcanizzata e piena di nazionalismi, c'è chi va contro corrente.
Si parte dalla Risiera di San Sabba e si arriva a Sarajevo

Il Sogno dell’Europa: il cammino da Trieste a Sarajevo

mercoledì 22 giugno 2016

Kaplan Martin Cedermac





Dato che con lo sloveno ci facciamo poca comunella.. forse diremo cose non esatte, ma sembra proprio che il grande Moreno Tomasetig abbia fatto i fumetti a un bel libro di uno scrittore sloveno

Kaplan Martin Cedermac

Fumetti

Čedermac in italiano 78 anni dopo . Pubblicato su Dom

Moreno Tomasetig in Balkan crew

martedì 21 giugno 2016

L'EUROPA E LA RINASCITA DEI NAZIONALISMI



Davvero interessante l'incontro che si è tenuto questa sera presso il centro culturale "Il polo del '900" in Via del Carmine 14 a Torino.
Valerio Castronovo ha presentato il suo libro: "L'Europa e la rinascita dei nazionalismi".
Ne hanno discusso con l'autore Lucio Levi e Sergio Soave e ha moderato Marco Brunazzi.
L'incontro è stato promosso dall'Istituto di studi storici Gaetano Salvemini.

Sono state dette tantissime cose su questo malato grave che è l'Europa, ma per quanto riguarda i Balcani sono state dette tre cose importanti.

La Germania è stata la prima a riconoscere la Slovenia e la Croazia dando così un particolare impulso alle guerre.
L'Europa è preoccupatissima per il governo croato appena caduto perchè era arrivato al punto di riabilitare gli ustascia.
La Bosnia e gli altri paesi balcanici non hanno più interesse ad entrare in Europa visto che oramai di moneta sonante in Europa ne gira poca, ma la Serbia ha tutto l'interesse ad entrare per vedersi riabilitata dopo la perdita del Kosovo

Un incontro meraviglioso, un'analisi perfetta !
Grazie di cuore !

Il polo del '900

Istituo Salvemini Torino

La destra croata preoccupa l’UE  Articolo di Giovanni Vale

L'Europa e la rinascita dei nazionalismi Editori Laterza




Europa in seppia





Molto bella la recensione che Diego Zandel ha fatto del libro di Dubravka Ugresic per Osservatorio Balcani e Caucaso.
Dubravka è stata una delle scrittrici più odiate in patria al tempo della cosidetta "Guerra patriottica" e del regime di Tudjman, tanto da costringerla ad una sorta di auto esilio.
Noi sottolineiamo sempre che la traduttrice di questo libro è la fantastica Olja Perisic Arsic coadiuvata da Silvia Minetti
Bravi tutti !

Europa in seppia

Dubravka Ugresic in Balkan crew

Recensione di Silvia Annavini

sabato 18 giugno 2016

BUON OTTAVO COMPLEANNO BALKAN CREW




Srecan rodjendan ekipa.. si iniziava otto anni fa: così


THE FLOATING PIERS




Sapevamo.. Bulgaria.. buon sangue non mente !

Christo e Jeanne-Claude

Da Wikipedia

Rifugiati, profughi, sfollati. Breve storia del diritto d'asilo in Italia




Ieri ero in macchina con la radio sintonizzata su Radio Rai 3 e ho sentito un dolce accento familiare.
Si trattava della trasmissione Radio 3 Europa e la dolce voce era quella di Nadan Petrovic, autore di un libro sul diritto di asilo e insegnante presso l'Università La sapienza di Roma.

La trasmissione è stata molto bella e la potete ascoltare: qui
Trasmissione del 17/06/2016

Qui il libro sulla storia d'asilo in Italia

Radio 3 Mondo. Europa 


giovedì 16 giugno 2016

“Dieci prugne ai Fascisti”, intervista a Elvira Mujčić




Il fantastico Rodolfo Toè ha fatto una intervista alla mitica Elvira Mujcic' per Osservatorio Balcani.
Io l'ho letta di un fiato. Ogni parola che esce dalla bocca di questa ragazza è una magia che ti fa innamorare della vita.
Hai voglia a dire che uno scrittore che non ha sofferto è come uno che ha passato la guerra. Certo.. il male non dovrebbe proprio esistere nel mondo, ma Elvira sarebbe così maestra di vita se non avesse vissuto sulla propria pelle tante esperienze come quello della diaspora ?
Davanti a certe frasi non può non venirti voglia di incorniciarle e leggerle spesso.

Srebrenica è un nome troppo inflazionato (quante volte lo abbiamo detto anche noi!) . Si parla sempre di Srebrenica in tono violento, per coinvolgere di più le persone, ma così non si insegna molto. Dopo vent'anni sarebbe il momento delle spiegazioni, del ragionamento collettivo. Non è giusto rivestire esclusivamente i panni della vittima, perchè rimanere immobilizzati nel passato ti fa perdere di vista il futuro.

C'è nostalgia degli ideali che la Jugoslavia ha rappresentato, ovvero il tentativo di fare un paese egalitario tra persone molto differenti in nazionalità, lingua e religione, mentre oggi si vogliono chiudere tutti nel proprio confine nazionale e non capiscono che così si diventa tutti più spaventati, più piccoli e più soli

“Dieci prugne ai Fascisti”, intervista a Elvira Mujčić

Elvira Mujcic' all'Istoreto

Rodolfo Toè

Elvira Mujcic'

Elvira Mujčić, "Raccontare Srebrenica, raccontare la guerra di Bosnia"

IN VIAGGIO CON ERMANNO





Incredibile !
Cercavo nel web notizie sulla caduta del governo in Croazia ed è saltato fuori questo bellissimo viaggio.
Sembra che Ermanno sia il camper !

COMING SOON: SLOVENIA E CROAZIA IN CAMPER

In viaggio con Ermanno in FB

lunedì 13 giugno 2016

I CARE FOR.. POCITELJ - STOLAC 2016




Ma poteva mai Corrado non stupirci anche quest'anno con effetti speciali ?
Se siete stufi delle solite vacanze, volete scoprire la cultura del posto che visitate e vivere con le persone, vi piace la natura e volete salvaguardare l'ambiente.. bè allora potete partire con "Adriatic greenet onlus", il gruppo Unesco di Udine e Corrado (favola multimediale e strabalkanica).
La nostra Chiara ha provato ed è tornata entusiasta

I care for.. Pocitelj - Stolac 2016

E per gli amanti della Croazia c'è anche questo programma qui

"I Care For...": Campi internazionali di volontariato in piccoli Comuni d'Europa

(un video fantastico!)

Rakovica (Croazia)

Corrado Altran.. se nel mondo esistessero solo persone come te non si saprebbe cos'è la guerra !

martedì 7 giugno 2016

CRNA GORA SOTTO ALLA MOLE




Molto emozionante la serata che si è tenuta ieri al Polski kot riguardante (credevo) un viaggio in Montenegro e che si è rivelata tutto tranne che la presentazione del viaggio.

Andiamo con ordine e stiamo calmi, perchè decine di fogli di appunti si vogliono a tutti i costi trasformare in spazio web, ma ci vorranno giorni per scrivere tutto quello che si è detto tra cultura, storia, geografia, religione, politica e turismo del Montenegro.

Ha iniziato la serata il grande Eric Gobetti che ha inquadrato il giovane stato del Montenegro (sgrunt) nel contesto storico dall'epoca ottomana ai giorni nostri.
La zona del Montenegro vede una piccola autonomia dall'Impero Ottomano che permette di mantenere salde le proprie tradizioni slave. Abbiamo visto diverse cartine che illustrano la popolazione multietnica poichè, con la Serbia, il Montenegro è lo stato (sgrunt) più multietnico dei Balcani. Dieci anni fa, nel 2006, un referendum ha sancito il distacco dalla Serbia per una manciata di voti, ma molti continuano ancora a considerarsi serbi. E' un paese che ha adottato l'euro non essendo in UE come prima aveva il marco tedesco non c'entrando nulla con la Germania. Per quanto riguarda l'Italia, a parte la seconda guerra mondiale (e qui è obbligatorio vedere PARTIZANI) c'è la storia di Elena di Montenegro che sposò Vittorio Emanuele III di Savoia diventando regina d'Italia e d'Albania.

Poi Valentina Sileo ha parlato della lingua e in generale delle lingue slave che possiamo ricondurre al serbo-croato. Interessante come si scrive in tre lingue diverse la stressa frase sulle sigarette: PUSENJE UBIJA. A Sarajevo non riconosci un serbo, da un croato, da un musulmano di Bosnia, da un montenegrino. La lingua è la stessa, ma il gioco della politica è stato di differenziare per dare una identità ai vari stati. Forse funzionerà per le generazioni future, ma chi è nato in Jugoslavia difficilmente capisce che deve parlare diversamente e soprattutto poi.. perchè ?  "Pricam nas jesik" è la frase che ti dicono tutti per togliersi dalle discussioni.

E'  venuta la volta di Vesna Sepanovic che ha fatto un piccolo quadro socio culturale del Montenegro e ha letto delle poesie dedicate alla guerra.
Inevitabile il finimondo.
Io dico due cose: sto dalla parte del mio amico serbo che ha fatto gli interventi e chi ha causato le guerre nei Balcani (a parte gli occidentali) sono questi tre signori: qui in egual misura.
Vesna è una persona di enorme cultura che ha vissuto 30 anni in Montenegro e 20 anni in diaspora. Puo' analizzare i Balcani da montenegrina, da giornalista, da turista, da spettatrice e, purtroppo, è ferma alla guerra e non passa oltre come hanno fatto in tanti. Di tutte le poesie che ha letto mi ricordo una frase: "Noi colpivamo, ma anche loro colpivano e tutto si ripeterà ancora" . Ecco.. noi abbiamo il compito di imparare e non far ripetere più nulla, perchè la guerra è il miglior business e ci spingeranno sempre a farla.

Molto bello è stato l'intervento di Dusko Djordjevic' che ha parlato della musica del Montenegro. Tra i tantissimi segnaliamo Rambo Amadeus con il famosissimo "Euro neuro", ma l'intervento è stato improntato sul "gusle" uno strumento particolare dei Balcani. Come cantanti abbiamo Zeljko Simic' che era anche abbastanza politicizzato in alcune canzoni e un esempio lo trovate qui e Đorđije Koprivica .
All'Eurovision, nel 1983, Daniel Popović rompe un po' l'idea del maschio montenegrino rude con la canzone Dzuli (leggi Giuli). Non è raro, sulle coste montenegrine, sentire Eros Ramazzotti e le canzoni del Festival di Sanremo.

Se volete andare in Montenegro con Eric e Vesna il programma del viaggio lo trovate: qui

Grazie Alessandro Polski kot e grazie a tutti per la splendida serata

Polski kot

Partizani di Eric Gobetti

Balkan rock di Dule e Valentina

Vesna Scepanovic

Rambo Amadeus - Balkan boj


giovedì 2 giugno 2016

KRISTINA MILAKOVIC





Bella e originale la tecnica di pittura di questa bellissima artista nata a Belgrado quando ancora era Jugoslavia e residente in Italia.
Complimenti vivissimi

kristinamilakovic.it

Kristina Milakovic in Face book

GIOVANNI VALE





Abbiamo resistito fino ad ora, abbiamo fatto post e messo nelle bozze, per quanto non ci occupiamo (se possibile) di politica, adesso non ce la facciamo più.. siamo troppo innamorati di

Giovanni Vale

Giovanni Vale."Il piccolo"

Stiepan Mesic: Balcani uniti nell’Ue, ma non contro Mosca

Croazia, il ministro diventa un caso internazionale

Il ministro croato Hasanbegovic sgancia le sue "bombe"

Croazia, minoranza italiana infuriata col ministro

Vukovar, alta tensione fra Croazia e Serbia

Serbia: catturata una spia della Croazia

Io rom romantica








Finalmente ho visto Io rom romantica e nemmeno vi immagine quanto m'è piaciuto !
In assoluto uno tra i più bei film che abbia mai visto.
Brava la regista, bravi gli attori e divina Dijana Pavlovic !!!!!!!!!!
Le due scene più belle sono il discorso sul balcone tra mamma e figlia e la signora che da il passaggio in autostrada

Io rom romantica. My movies

Io rom romantica. Coming soon

Io rom romantica Trailer Ufficiale (2014)

Laura Halilovic, che ha presentato il suo film al Giffoni Film Festival

Il primo giorno di scuola di Laura

BFF 2009 - LAURA HALILOVIC & WOODY ALLEN

Dijana Pavlovic su Balkan crew

KARAULA




Proposto da Marco un magico e toccante film

Karaula (2006)

TOP 5 NAJBOLJIH SCENA IZ FILMA 'KARAULA'

Karaula Elektricni orgazam

Karaula

mercoledì 1 giugno 2016

FLAUTI PER UNA VITA




Venerdì 10 giugno, alle ore 21, presso il Tempio Valdese di Pinerolo, tre gruppi musicali suoneranno in memoria di Mauro, organista e medico molto apprezzato.
Il ricavato della serata andrà per le cure di Mateja, una bambina di Derventa affetta da leucemia.
Inutile dire che tutto è organizzato dal fantastico gruppo Arcobaleno

Silvano e l'Arcobaleno il lungo affetto di Balkan crew a questo favoloso gruppo

gruppoarcobaleno.org